Segni & Immagini dai Graffiti Rupestri al Digital Art e Codex Art
evoluzioni comunicative
de Alessandro Mantineo
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Acerca del libro
SEGNI & IMMAGINI
di Alessandro Mantineo
ABSTRACT
Visibilità e leggibilità significano comprensione del soggetto (sia scrittura o figura).
La caratterizzazione (o stilizzazione formale) è il modo di rendere facilmente visibile e
leggibile la forma, il soggetto. La caratterizzazione deve essere studiata in relazione al
soggetto ed al processo di sintesi che abbiamo attuato, possiamo ottenerla con il giusto
spessore del tratto di contorno, con una semplice sagoma o silhouette, con linee in negativo
all'interno di una forma piena, con zone cromatiche pluritonali (generalmente non più di
due toni) per differenziare parti diverse e significative del soggetto.
Ed il tutto deve essere gradevole alla vista, avere uno stile, attrarre piacevolmente l'attenzione.
Tutto qui, e non è facile.
Per imparare a farlo, dobbiamo guardare cosa hanno fatto gli altri prima di noi, analizzare e
ridisegnare i segnali, le icone, i pittogrammi, le istruzioni sulle confezioni, i marchi che
troviamo più interessanti e percorrere il percorso inverso per capire il processo di sintesi
e stilizzazione adottato.
Vedremo che non sempre la stilizzazione è sintesi. Infatti, quando non è finalizzata ad
una comunicazione che abbia necessità d'immediatezza e di rapida decodifica (segnali,
istruzioni, indicazioni, pulsanti, menu...) può percorrere altre strade: deformazione delle
proporzioni (allungamenti od allargamenti, ad esempio), appiattimento o rigonfiamento
dei piani plastici, esasperazione analitica del dettaglio, linea o colore utilizzati con valore
fortemente espressivo ed allontanamento dal reale, decorativismo ed estetismo. Ne troviamo
molti esempi nella storia dell'arte e nell'illustrazione, un po' di meno nella grafica. La
stilizzazione diventa in questi casi "cifra", un modo particolare, estetico od espressivo, per
rappresentare la forma, spesso il soggetto è secondario rispetto alla maniera di
rappresentarlo, lo stile dell'autore prevale sul senso del messaggio. Una strada da
imboccare con cautela, solo in alcuni casi, solo quando può essere funzionale alla
codificazione di un particolare messaggio od all'identità dell’ immagine del prodotto o della
committenza.
Ricordiamoci che è bravo designer chi, mantenendo la propria identità, sa personalizzare
la comunicazione secondo il senso e lo scopo della comunicazione e non chi sovrappone la
sua immagine a quella della committenza o del prodotto.
Per esempio: un fotografo di moda che, pur facendo magnifiche ed interessanti foto,
non facesse riconoscere, esaltandolo, lo stile della griffe, non sarebbe un buon fotografo di
moda.
Una buona foto di moda è, invece, quella in cui riconosciamo immediatamente lo stilista dell'abito
e l'originalità dell'interpretazione fotografica, funzionale al prodotto, al target ed alla committenza.
Lo stile e la stilizzazione sono i mezzi e non il fine, l'obiettivo, della comunicazione.
‘Impara a vedere e insieme a riprodurre tutto ciò che entra attraverso quella finestra dell'anima che è l'occhio’.
Leonardo da Vinci
Forme comunicanti: dalle pitture rupestri a Codex Art
La comunicazione visiva è fatta di forme; è importante saperle vedere con gli occhi e
con la mente. Prendete un foglio di carta e disegnate con una sola linea un frutto.
Cosa avete disegnato? Una mela? Sì, certo. Ma avete anche disegnato lo spazio
del foglio attorno alla mela. Non solo una forma, ma due forme. Questo giochino ci fa
capire che coesistono modi diversi di porsi davanti alle cose. Fare grafica vuoi dire avere
occhi nuovi che sappiano vedere oltre l'apparenza e l'ovvietà, significa guardare il mondo
da un diverso punto di vista.
In questa guida imparerete a vedere le forme, a scomporle, a metterle in relazione con
lo spazio, a disegnarle in tanti modi quante sono le cose che vorremmo dire e le persone a cui
volete dirle.
Una mela è una mela, direte voi. Ma la mela della Apple ha un disegno diverso
dall'illustrazione di un catalogo ortofrutticolo e diverso ancora dalle succulente animazioni
degli attuali spot Melinda.
L'immagine della mela cambia in relazione al committente, al pubblico cui è rivolta,
allo scopo della comunicazione: il disegno di una mela per una mattonella ha funzione
esclusivamente decorativa; per un catalogo ortofrutticolo ha funzione illustrativa ed
informativa; per un marchio ha funzione esortativa e simbolica, crea l'identità della marca
e cerca la complicità con il suo pubblico; in una pubblicità può assumere la funzione di
simbolo del desiderio; nel libro di prima elementare la mela serve a ricordare come si scrive
la "m" o la parola m e I a, in Magritte è anche filosofia. In ognuno di questi casi il
disegno della mela sarà pensato secondo il significato (cosa dire) ed il destinatario (a chi
dirlo).
Le madonne di Raffaello, la Vespa, Caballero e Carmencita, la chiesa di Nòtre Dame
du Haut di Le Corbusier, la bottiglia ed il marchio della Coca Cola, un abito di Moschino,
i graffiti di Haring, i finti fumetti di Lichtenstein, la Marilyn di Warhol: sono tutte cose
che ci piacciono, che ci intrigano.
Le rende simili l'essere forme dall'alto valore estetico. Dietro la loro creazione c'è il
lavoro di bottega, la ricerca, la scuola, l'accademia e l'intuizione. Anche il genio in molti
casi.
Ma la genialità non s'insegna, mentre il buon mestiere, "l'artigianato", la capacità di
far bene il proprio lavoro, sì.
Gli artisti-insegnanti della Bauhaus ad esempio, avevano stabilito dei principi e dei
metodi per fare buon design, ed erano convinti che seguendo queste regole tutti gli studenti
senza necessariamente dover essere "artisti" avrebbero ottenuto ottimi risultati: avrebbero
reso lo spazio della vita pubblica e privata migliore.
Ai maestri della Bauhaus, dobbiamo la teoria della forma, del colore e del campo; le
regole della comunicazione visiva e della psicologia della percezione; l'invenzione
dell'ergonomia e molto altro ancora.
L’opera si fonda su tre assi principali:
• Il di-segno, come forma comunicativa essenziale e di rappresentazione.
• L’evoluzione stilistica, ..quella del segno alfabetico - il lettering -
Il disegno delle lettere: un po’ di storia delle arti visive. (Passato, moderno e contemporaneo archivio dell’immaginario).
• L’era digitale. La conoscenza non si articola più solo mediante l’alfabeto e nelle lingue locali,
ma anche in immagini e in codici multimediali digitali e planetari, dai moderni software a “CodexArt” di
Roberto Carraro.
Si intende formare nello studente la capacità di analisi, di decodificare e di ricostruzione
dell’iter progettuale di prodotti della comunicazione visiva, per meglio comprendere le connessioni tra arte
società, progetto.
Queste competenze, sono le premesse per giungere alla progettazione di messaggi corretti sia dal punto di
vista strutturale e percettivo, sia comunicativo e persuasivo.
Una cultura del progetto che abbia come base la cultura della comunicazione visiva.
L’obiettivo principale è il condurre l’allievo ad acquisire, attraverso lo studio e l’interpretazione attiva di opere e
fenomeni, una impostazione progettuale generale rispetto alla comunicazione visiva e alla sua evoluzione
nella contemporaneità.
Ciò in considerazione anche del fatto che, oggi, la separazione fra i vari linguaggi si va facendo sempre più
debole e labile; la poesia concreta perde il concetto di lemma, di fonogramma per diventare diagramma
immagine; ascoltiamo musica guardando forme in movimento nei video clip; l’arte è istallazione cioè
pittura/scultura/cinema/architettura/design tutto insieme; il prodotto d’industrial design acquista valore a se,
affettività persino, oltre la sua funzione d’uso; le facciate degli edifici sono coperte da display o da archigrafie.
I linguaggi entrano in commistione, si trasformano, l’uno racconta, imita, usa, s’appropria dell’altro.
Plurimedialità e multimedialità sono oggi già ipermedialità.
Il testo affronta contenuti “vecchi” (gestald e percezione visiva, le teorie e le regole) e nuovi ( il digitale, lo spot,
la grafica e l’arte contemporanea e di ricerca) con linguaggi lineari, molti esempi, esperienze semplici,
interessanti, spesso divertenti, da fare in classe o a casa con mezzi comuni.
Molte indicazioni per approfondire, anche sul web, molti spunti per esercitazioni.
Molte illustrazioni ed un’impaginazione ricca di spunti contenuti e soluzioni comunicative in dialogo visivo tra
loro e con lo scrutatore.
Alessandro Mantineo
"Non avrei potuto finire la ricerca da me condotta senza le preziosissime e-mail di chiarimenti/link consigliati/suggerimenti e approfondimenti dagli esperti qui di seguito elencati che con me hanno condiviso questa breve ma intensa esperienza di ricerca verso -La nuova conoscenza-”:
-GIOVAN FRANCESCO LANZARA: docente di Teoria dell’organizzazione all’Università di Bologna e coordinatore del progetto “TIGAR” sulla proliferazione delle informazioni digitali
-ROBERTO CARRARO: esperto e ricercatore dei linguaggi multimediali nonché fondatore di “CODEX ART”
-DAVID CRYSTAL: docente linguista-evoluzionista inglese della Bangor University (GB)
-MARIANGELA GIUSTI: docente di Pedagogia multiculturale all’Università di Milano Bicocca
----------------------English version-----------------------
The multifaceted world of forms:
SIGNS & PICTURES
Alessandro Mantineo
ABSTRACT
Visibility and legibility mean understanding of the subject (whether writing or picture).
Characterization (or stylisation formal) is a way to make visible and easily
readable form, the subject. The characterization should be studied in relation to
subject and the process of synthesis that we have implemented, we can achieve with the right
thickness of the portion of the contour, with a simple shape or silhouette, with lines in negative
within a solid, with areas color pluritonali (usually no more than
two tones) to differentiate different parts of the subject and meaningful.
And it must be pleasing to the eye, have a style, pleasantly attract attention.
That's it, and it is not easy.
To learn how to do this, we must look at what others have done before us, and analyze
redraw signals, icons, pictograms, the instructions on the packaging, the marks that
find more interesting and take the opposite course to understand the synthesis process
and stylisation adopted.
We will see that not always is the stylisation synthesis. In fact, when it is not aimed at
a communication that has the need for immediate and rapid decoding (signals,
instructions, signs, buttons, menus ...) can take other roads deflection of
proportions (elongation or enlargement, for example), flattening or swelling
Plans plastic exasperation of analytical detail, line or color used to value
highly expressive and expulsion from the real decorativism and aesthetics. We find
many examples in history of art and illustration, some 'less graphics. The
stylisation becomes in these cases "figure", a particular aesthetic or expressive, for
represent the form, the subject is often secondary to the manner of
represent the prevailing style of the meaning of the message. One way to
Take with caution, only in some cases, only when it can be instrumental in
codification of a particular message or the identity of 'image of the product or
body.
Remember is that good designers who, while maintaining its own identity, knows customize
communication according to the meaning and purpose of communication and not about the overlap
his image to that of the commissioning or product.
For example, a fashion photographer who, while beautiful and interesting pictures,
did not recognize, exaltation, the style of the brand, not a good photographer
fashion.
Good photos of fashion, however, that we recognize immediately the designer dell'abito
and originality of interpretation of photographs, functional product, the target and the body.
The style and stylization are the means, not the end, the goal of communication.
'Learn to see and play with everything that enters through the window of the soul that is the eye'.
-----------------------------------------Leonardo da Vinci
Communicating forms: from cave paintings to Codex Art
Visual communication is made up of forms, it is important to be able to see with our eyes and
with the mind. Take a sheet of paper and draw a single line with a fruit.
What have you designed? An apple? Yes, sure. But you also have designed the space
of the sheet around the apple. Not just a shape, but two forms. This game makes us
understand that different ways exist to put off the things. Do you mean graphics have
new eyes who can see beyond the appearance and the obvious, it means looking at the world
from a different point of view.
In this guide, learn to see the forms, scomporle, putting them into relation with
space, drawing in many ways as there are things we like to say and people who
want to tell you.
An apple is an apple, you say. But the apple of Apple has a different design
dall'illustrazione a catalog of vegetables and different still from succulent animations
the current spot Melinda.
The image of the apple in relation to change, to the public which it is addressed,
for the purpose of communication: the design of an apple for a tile acts
purely decorative, for fruit and vegetables has a catalog operation and illustrative
Information: for a brand exhortative and symbolic function, it creates the identity of the brand
and seeks the complicity with his audience, in an advertisement may take the function
symbol of desire, in the first book of the primary apple serves as a reminder as you write
the "m" or the word to me I, Magritte is also in philosophy. In each of these cases the
drawing of the apple will be designed according to the meaning (what about) and the recipient (who
say).
The Madonnas of Raphael, the Vespa, Caballero and Carmencita, the church of Notre Dame
du Haut by Le Corbusier, the bottle and the mark of Coca Cola, a Moschino dress,
Haring graffiti of the fake cartoons of Lichtenstein, a Warhol Marilyn: I am all things
we like that intrigue us.
Makes them similar forms from being aesthetic. Behind its creation is the
work shop, research, school, academy and intuition. The genius in many
cases.
But the genius does not s'insegna, while the good job, "the craft", the ability to
do well their job, yes.
The artist-teachers of the Bauhaus, for example, had established the principles and
ways to make good design, and were convinced that by following these rules, all students
without necessarily having to be "artists" would have obtained excellent results were
made the space for public and private life better.
For the teachers of the Bauhaus, we owe the theory of form, color and camp, and the
rules of visual communication and psychology of perception, the invention
ergonomics and more.
The work is based on three main axes:
• The sign-in as essential form of communication and representation.
• The stylistic evolution, .. the sign alphabetically - the lettering --
The design of the letters: a 'history of visual arts. (Past, modern and contemporary archive of imagination).
• The digital era. Knowledge is not just through the alphabet and in local languages,
but also in pictures and codes in digital media and global, the modern software to "CodexArt" of
Roberto Carraro.
It aims to train students in the ability to analyze, decode and reconstruction
dell'iter design of visual communication products, to better understand the connections between art
society project.
These skills are the prerequisites for achieving the design of messages is correct from the point of
structural and perceptive, both communicative and persuasive.
A culture of the project which has as its basis, the culture of visual communication.
The main objective is to lead the student to acquire, through the study and interpretation of works and active
phenomena, a general design approach compared to visual communication and its evolution
into the culture.
This is in consideration of the fact that, today, the separation between different languages is becoming
weak and labile, and the concrete poetry loses the concept of this term, to become the phonogram chart
image, listen to music on the move looking forms in the video clip, is the art installation that is
painting / sculpture / film / architecture / design all together, the product of industrial design acquires a value if,
affectivity even beyond its function of use, and the facades of buildings are covered by the display or by archigrafie.
The languages come in admixture, are transformed, one says, imitate, use, s'appropria other.
Plurimedialità multimedia and hypermedia are today already.
The text addresses content "old" (gestald and visual perception, theories and rules) and new (digital, spot,
graphics and art and contemporary research) with linear language, many examples, simple experiments,
interesting, often fun to do in the classroom or at home with common resources.
Many directions for further, even on the web, many ideas for exercises.
Many illustrations and a layout full of ideas and content solutions visual communication in dialogue between
themselves and with the tellers.
Alessandro Mantineo
I could not finish the research I conducted without the invaluable e-mail for information / link / tips and insights from the experts listed below who have shared with me this short but intense research experience to the new knowledge:
-Giovan Francesco Lanzara: Professor of Theory at the University of Bologna and coordinator of the "Tigar" on the proliferation of digital information
-ROBERTO CARRARO: expert and researcher of language media and founder of "CODEX ART"
-DAVID CRYSTAL: linguist-evolutionist professor of English Bangor University (GB)
-MARIANGELA GIUSTI: Professor of Multicultural Education at the University of Milan Bicocca
di Alessandro Mantineo
ABSTRACT
Visibilità e leggibilità significano comprensione del soggetto (sia scrittura o figura).
La caratterizzazione (o stilizzazione formale) è il modo di rendere facilmente visibile e
leggibile la forma, il soggetto. La caratterizzazione deve essere studiata in relazione al
soggetto ed al processo di sintesi che abbiamo attuato, possiamo ottenerla con il giusto
spessore del tratto di contorno, con una semplice sagoma o silhouette, con linee in negativo
all'interno di una forma piena, con zone cromatiche pluritonali (generalmente non più di
due toni) per differenziare parti diverse e significative del soggetto.
Ed il tutto deve essere gradevole alla vista, avere uno stile, attrarre piacevolmente l'attenzione.
Tutto qui, e non è facile.
Per imparare a farlo, dobbiamo guardare cosa hanno fatto gli altri prima di noi, analizzare e
ridisegnare i segnali, le icone, i pittogrammi, le istruzioni sulle confezioni, i marchi che
troviamo più interessanti e percorrere il percorso inverso per capire il processo di sintesi
e stilizzazione adottato.
Vedremo che non sempre la stilizzazione è sintesi. Infatti, quando non è finalizzata ad
una comunicazione che abbia necessità d'immediatezza e di rapida decodifica (segnali,
istruzioni, indicazioni, pulsanti, menu...) può percorrere altre strade: deformazione delle
proporzioni (allungamenti od allargamenti, ad esempio), appiattimento o rigonfiamento
dei piani plastici, esasperazione analitica del dettaglio, linea o colore utilizzati con valore
fortemente espressivo ed allontanamento dal reale, decorativismo ed estetismo. Ne troviamo
molti esempi nella storia dell'arte e nell'illustrazione, un po' di meno nella grafica. La
stilizzazione diventa in questi casi "cifra", un modo particolare, estetico od espressivo, per
rappresentare la forma, spesso il soggetto è secondario rispetto alla maniera di
rappresentarlo, lo stile dell'autore prevale sul senso del messaggio. Una strada da
imboccare con cautela, solo in alcuni casi, solo quando può essere funzionale alla
codificazione di un particolare messaggio od all'identità dell’ immagine del prodotto o della
committenza.
Ricordiamoci che è bravo designer chi, mantenendo la propria identità, sa personalizzare
la comunicazione secondo il senso e lo scopo della comunicazione e non chi sovrappone la
sua immagine a quella della committenza o del prodotto.
Per esempio: un fotografo di moda che, pur facendo magnifiche ed interessanti foto,
non facesse riconoscere, esaltandolo, lo stile della griffe, non sarebbe un buon fotografo di
moda.
Una buona foto di moda è, invece, quella in cui riconosciamo immediatamente lo stilista dell'abito
e l'originalità dell'interpretazione fotografica, funzionale al prodotto, al target ed alla committenza.
Lo stile e la stilizzazione sono i mezzi e non il fine, l'obiettivo, della comunicazione.
‘Impara a vedere e insieme a riprodurre tutto ciò che entra attraverso quella finestra dell'anima che è l'occhio’.
Leonardo da Vinci
Forme comunicanti: dalle pitture rupestri a Codex Art
La comunicazione visiva è fatta di forme; è importante saperle vedere con gli occhi e
con la mente. Prendete un foglio di carta e disegnate con una sola linea un frutto.
Cosa avete disegnato? Una mela? Sì, certo. Ma avete anche disegnato lo spazio
del foglio attorno alla mela. Non solo una forma, ma due forme. Questo giochino ci fa
capire che coesistono modi diversi di porsi davanti alle cose. Fare grafica vuoi dire avere
occhi nuovi che sappiano vedere oltre l'apparenza e l'ovvietà, significa guardare il mondo
da un diverso punto di vista.
In questa guida imparerete a vedere le forme, a scomporle, a metterle in relazione con
lo spazio, a disegnarle in tanti modi quante sono le cose che vorremmo dire e le persone a cui
volete dirle.
Una mela è una mela, direte voi. Ma la mela della Apple ha un disegno diverso
dall'illustrazione di un catalogo ortofrutticolo e diverso ancora dalle succulente animazioni
degli attuali spot Melinda.
L'immagine della mela cambia in relazione al committente, al pubblico cui è rivolta,
allo scopo della comunicazione: il disegno di una mela per una mattonella ha funzione
esclusivamente decorativa; per un catalogo ortofrutticolo ha funzione illustrativa ed
informativa; per un marchio ha funzione esortativa e simbolica, crea l'identità della marca
e cerca la complicità con il suo pubblico; in una pubblicità può assumere la funzione di
simbolo del desiderio; nel libro di prima elementare la mela serve a ricordare come si scrive
la "m" o la parola m e I a, in Magritte è anche filosofia. In ognuno di questi casi il
disegno della mela sarà pensato secondo il significato (cosa dire) ed il destinatario (a chi
dirlo).
Le madonne di Raffaello, la Vespa, Caballero e Carmencita, la chiesa di Nòtre Dame
du Haut di Le Corbusier, la bottiglia ed il marchio della Coca Cola, un abito di Moschino,
i graffiti di Haring, i finti fumetti di Lichtenstein, la Marilyn di Warhol: sono tutte cose
che ci piacciono, che ci intrigano.
Le rende simili l'essere forme dall'alto valore estetico. Dietro la loro creazione c'è il
lavoro di bottega, la ricerca, la scuola, l'accademia e l'intuizione. Anche il genio in molti
casi.
Ma la genialità non s'insegna, mentre il buon mestiere, "l'artigianato", la capacità di
far bene il proprio lavoro, sì.
Gli artisti-insegnanti della Bauhaus ad esempio, avevano stabilito dei principi e dei
metodi per fare buon design, ed erano convinti che seguendo queste regole tutti gli studenti
senza necessariamente dover essere "artisti" avrebbero ottenuto ottimi risultati: avrebbero
reso lo spazio della vita pubblica e privata migliore.
Ai maestri della Bauhaus, dobbiamo la teoria della forma, del colore e del campo; le
regole della comunicazione visiva e della psicologia della percezione; l'invenzione
dell'ergonomia e molto altro ancora.
L’opera si fonda su tre assi principali:
• Il di-segno, come forma comunicativa essenziale e di rappresentazione.
• L’evoluzione stilistica, ..quella del segno alfabetico - il lettering -
Il disegno delle lettere: un po’ di storia delle arti visive. (Passato, moderno e contemporaneo archivio dell’immaginario).
• L’era digitale. La conoscenza non si articola più solo mediante l’alfabeto e nelle lingue locali,
ma anche in immagini e in codici multimediali digitali e planetari, dai moderni software a “CodexArt” di
Roberto Carraro.
Si intende formare nello studente la capacità di analisi, di decodificare e di ricostruzione
dell’iter progettuale di prodotti della comunicazione visiva, per meglio comprendere le connessioni tra arte
società, progetto.
Queste competenze, sono le premesse per giungere alla progettazione di messaggi corretti sia dal punto di
vista strutturale e percettivo, sia comunicativo e persuasivo.
Una cultura del progetto che abbia come base la cultura della comunicazione visiva.
L’obiettivo principale è il condurre l’allievo ad acquisire, attraverso lo studio e l’interpretazione attiva di opere e
fenomeni, una impostazione progettuale generale rispetto alla comunicazione visiva e alla sua evoluzione
nella contemporaneità.
Ciò in considerazione anche del fatto che, oggi, la separazione fra i vari linguaggi si va facendo sempre più
debole e labile; la poesia concreta perde il concetto di lemma, di fonogramma per diventare diagramma
immagine; ascoltiamo musica guardando forme in movimento nei video clip; l’arte è istallazione cioè
pittura/scultura/cinema/architettura/design tutto insieme; il prodotto d’industrial design acquista valore a se,
affettività persino, oltre la sua funzione d’uso; le facciate degli edifici sono coperte da display o da archigrafie.
I linguaggi entrano in commistione, si trasformano, l’uno racconta, imita, usa, s’appropria dell’altro.
Plurimedialità e multimedialità sono oggi già ipermedialità.
Il testo affronta contenuti “vecchi” (gestald e percezione visiva, le teorie e le regole) e nuovi ( il digitale, lo spot,
la grafica e l’arte contemporanea e di ricerca) con linguaggi lineari, molti esempi, esperienze semplici,
interessanti, spesso divertenti, da fare in classe o a casa con mezzi comuni.
Molte indicazioni per approfondire, anche sul web, molti spunti per esercitazioni.
Molte illustrazioni ed un’impaginazione ricca di spunti contenuti e soluzioni comunicative in dialogo visivo tra
loro e con lo scrutatore.
Alessandro Mantineo
"Non avrei potuto finire la ricerca da me condotta senza le preziosissime e-mail di chiarimenti/link consigliati/suggerimenti e approfondimenti dagli esperti qui di seguito elencati che con me hanno condiviso questa breve ma intensa esperienza di ricerca verso -La nuova conoscenza-”:
-GIOVAN FRANCESCO LANZARA: docente di Teoria dell’organizzazione all’Università di Bologna e coordinatore del progetto “TIGAR” sulla proliferazione delle informazioni digitali
-ROBERTO CARRARO: esperto e ricercatore dei linguaggi multimediali nonché fondatore di “CODEX ART”
-DAVID CRYSTAL: docente linguista-evoluzionista inglese della Bangor University (GB)
-MARIANGELA GIUSTI: docente di Pedagogia multiculturale all’Università di Milano Bicocca
----------------------English version-----------------------
The multifaceted world of forms:
SIGNS & PICTURES
Alessandro Mantineo
ABSTRACT
Visibility and legibility mean understanding of the subject (whether writing or picture).
Characterization (or stylisation formal) is a way to make visible and easily
readable form, the subject. The characterization should be studied in relation to
subject and the process of synthesis that we have implemented, we can achieve with the right
thickness of the portion of the contour, with a simple shape or silhouette, with lines in negative
within a solid, with areas color pluritonali (usually no more than
two tones) to differentiate different parts of the subject and meaningful.
And it must be pleasing to the eye, have a style, pleasantly attract attention.
That's it, and it is not easy.
To learn how to do this, we must look at what others have done before us, and analyze
redraw signals, icons, pictograms, the instructions on the packaging, the marks that
find more interesting and take the opposite course to understand the synthesis process
and stylisation adopted.
We will see that not always is the stylisation synthesis. In fact, when it is not aimed at
a communication that has the need for immediate and rapid decoding (signals,
instructions, signs, buttons, menus ...) can take other roads deflection of
proportions (elongation or enlargement, for example), flattening or swelling
Plans plastic exasperation of analytical detail, line or color used to value
highly expressive and expulsion from the real decorativism and aesthetics. We find
many examples in history of art and illustration, some 'less graphics. The
stylisation becomes in these cases "figure", a particular aesthetic or expressive, for
represent the form, the subject is often secondary to the manner of
represent the prevailing style of the meaning of the message. One way to
Take with caution, only in some cases, only when it can be instrumental in
codification of a particular message or the identity of 'image of the product or
body.
Remember is that good designers who, while maintaining its own identity, knows customize
communication according to the meaning and purpose of communication and not about the overlap
his image to that of the commissioning or product.
For example, a fashion photographer who, while beautiful and interesting pictures,
did not recognize, exaltation, the style of the brand, not a good photographer
fashion.
Good photos of fashion, however, that we recognize immediately the designer dell'abito
and originality of interpretation of photographs, functional product, the target and the body.
The style and stylization are the means, not the end, the goal of communication.
'Learn to see and play with everything that enters through the window of the soul that is the eye'.
-----------------------------------------Leonardo da Vinci
Communicating forms: from cave paintings to Codex Art
Visual communication is made up of forms, it is important to be able to see with our eyes and
with the mind. Take a sheet of paper and draw a single line with a fruit.
What have you designed? An apple? Yes, sure. But you also have designed the space
of the sheet around the apple. Not just a shape, but two forms. This game makes us
understand that different ways exist to put off the things. Do you mean graphics have
new eyes who can see beyond the appearance and the obvious, it means looking at the world
from a different point of view.
In this guide, learn to see the forms, scomporle, putting them into relation with
space, drawing in many ways as there are things we like to say and people who
want to tell you.
An apple is an apple, you say. But the apple of Apple has a different design
dall'illustrazione a catalog of vegetables and different still from succulent animations
the current spot Melinda.
The image of the apple in relation to change, to the public which it is addressed,
for the purpose of communication: the design of an apple for a tile acts
purely decorative, for fruit and vegetables has a catalog operation and illustrative
Information: for a brand exhortative and symbolic function, it creates the identity of the brand
and seeks the complicity with his audience, in an advertisement may take the function
symbol of desire, in the first book of the primary apple serves as a reminder as you write
the "m" or the word to me I, Magritte is also in philosophy. In each of these cases the
drawing of the apple will be designed according to the meaning (what about) and the recipient (who
say).
The Madonnas of Raphael, the Vespa, Caballero and Carmencita, the church of Notre Dame
du Haut by Le Corbusier, the bottle and the mark of Coca Cola, a Moschino dress,
Haring graffiti of the fake cartoons of Lichtenstein, a Warhol Marilyn: I am all things
we like that intrigue us.
Makes them similar forms from being aesthetic. Behind its creation is the
work shop, research, school, academy and intuition. The genius in many
cases.
But the genius does not s'insegna, while the good job, "the craft", the ability to
do well their job, yes.
The artist-teachers of the Bauhaus, for example, had established the principles and
ways to make good design, and were convinced that by following these rules, all students
without necessarily having to be "artists" would have obtained excellent results were
made the space for public and private life better.
For the teachers of the Bauhaus, we owe the theory of form, color and camp, and the
rules of visual communication and psychology of perception, the invention
ergonomics and more.
The work is based on three main axes:
• The sign-in as essential form of communication and representation.
• The stylistic evolution, .. the sign alphabetically - the lettering --
The design of the letters: a 'history of visual arts. (Past, modern and contemporary archive of imagination).
• The digital era. Knowledge is not just through the alphabet and in local languages,
but also in pictures and codes in digital media and global, the modern software to "CodexArt" of
Roberto Carraro.
It aims to train students in the ability to analyze, decode and reconstruction
dell'iter design of visual communication products, to better understand the connections between art
society project.
These skills are the prerequisites for achieving the design of messages is correct from the point of
structural and perceptive, both communicative and persuasive.
A culture of the project which has as its basis, the culture of visual communication.
The main objective is to lead the student to acquire, through the study and interpretation of works and active
phenomena, a general design approach compared to visual communication and its evolution
into the culture.
This is in consideration of the fact that, today, the separation between different languages is becoming
weak and labile, and the concrete poetry loses the concept of this term, to become the phonogram chart
image, listen to music on the move looking forms in the video clip, is the art installation that is
painting / sculpture / film / architecture / design all together, the product of industrial design acquires a value if,
affectivity even beyond its function of use, and the facades of buildings are covered by the display or by archigrafie.
The languages come in admixture, are transformed, one says, imitate, use, s'appropria other.
Plurimedialità multimedia and hypermedia are today already.
The text addresses content "old" (gestald and visual perception, theories and rules) and new (digital, spot,
graphics and art and contemporary research) with linear language, many examples, simple experiments,
interesting, often fun to do in the classroom or at home with common resources.
Many directions for further, even on the web, many ideas for exercises.
Many illustrations and a layout full of ideas and content solutions visual communication in dialogue between
themselves and with the tellers.
Alessandro Mantineo
I could not finish the research I conducted without the invaluable e-mail for information / link / tips and insights from the experts listed below who have shared with me this short but intense research experience to the new knowledge:
-Giovan Francesco Lanzara: Professor of Theory at the University of Bologna and coordinator of the "Tigar" on the proliferation of digital information
-ROBERTO CARRARO: expert and researcher of language media and founder of "CODEX ART"
-DAVID CRYSTAL: linguist-evolutionist professor of English Bangor University (GB)
-MARIANGELA GIUSTI: Professor of Multicultural Education at the University of Milan Bicocca
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